Lo sbiancamento dentale è un intervento specifico che molti di noi probabilmente hanno attuato almeno una volta nella vita.
Insomma, mossi dal desiderio di avere denti più bianchi e luminosi, sicuramente abbiamo optato per questo trattamento.
Questo è sicuramente valido per chi ha una dentatura naturale.
Quello che bisogna capire è: “come è possibile attuare uno sbiancamento quando si hanno protesi dentarie, quindi denti “finti”? E come è possibile farlo?
Cerchiamo di capirne di più, qui di seguito: scopriamo insieme qual è la procedura specifica per questa tipologia di trattamento sbiancante.
Come sbiancare le protesi dentarie?
Partiamo subito con il dire che è possibile sbiancare le protesi dentarie. Nel cercare di specificare come, però, bisogna prendere in considerazione una sostanziale differenza delle protesi stesse: queste infatti, non sono tutte uguali.
Quali e quanti tipologie di protesi dentarie abbiamo? Essenzialmente due: abbiamo le protesi fisse e le protesi mobili.
Questa differenza è essenziale, perché, proprio in base alla tipologia di protesi, si ha un diverso trattamento sbiancante da attuare.
Protesi fisse: quali sono?
Partiamo col parlare delle protesi fisse. Quali sono?
Si tratta di quelle protesi inserite in modo permanente nella bocca e che vanno a sostituire la dentatura naturale. Iniziamo subito con il sottolineare come un trattamento di sbiancamento, in questo caso, sia sicuramente più complesso. Come mai?
Partiamo dal presupposto che ciò che va a determinare una diversa efficacia del trattamento è la composizione dei denti.
Nel caso di una dentatura naturale, lo sbiancamento agisce penetrando all’interno dello smalto, eliminando le molecole che determinano l’ingiallimento e le macchie presenti sui denti. Questo, ovviamente, non può avvenire nel caso di protesi dentarie, perché i denti sono costituiti da un materiale che non permette la penetrazione del materiale sbiancante. Inoltre, un altro ostacolo è dato dalla permeabilità della protesi fissa, che quindi non può essere rimossa.
Cosa fare dunque in questi casi? Cosa sarebbe opportuno fare per evitare che la protesi ingiallisca?
In questo caso, ciò che si consiglia di fare è attuare una profonda igiene orale, quotidiana e costante. Come? Utilizzando sicuramente ottimi spazzolini e dentifrici, ma anche aiutandosi attraverso l’uso del filo interdentale e del collutorio, per completare al meglio la procedura di pulizia.
Questo è sicuramente il primo passo per far sì che la protesi non ingiallisca.
E se si beve caffè o altre sostanze coloranti, come ci si deve comportare? Quali prodotti si possono utilizzare?
Nel caso di utilizzo di sostanze coloranti, come caffè o vino, o nel caso di fumo, si può procedere con lo sbiancamento tramite “rimedi domestici” , per esempio utilizzando il bicarbonato oppure il limone. In questo caso, quindi, bisognerà spazzolare con costanza per un determinato periodo di tempo.
Nel caso in cui, invece, siano presenti delle macchie sui denti, bisognerà rivolgersi al proprio dentista che, quindi, procederà con le sedute di pulizia dentale approfondita.
Insomma, lo sbiancamento professionale è sconsigliato, perchè, appunto, non è efficace, considerando il fatto che la protesi è fatta di ceramica o altri materiali non sbiancanti.
Protesi rimovibili
Parliamo ora delle protesi rimovibili. Quali sono? Si tratta di quelle protesi che possono essere rimosse, almeno parzialmente.
In questo caso, nonostante possa sembrare più complesso sbiancarla, per via del materiale con cui è fatta, è comunque più semplice, perché potranno essere utilizzati prodotti specifici al di fuori della bocca.
Sono presenti, infatti, diversi detergenti che ci possono aiutare a trattare le macchie presenti sulle protesi oppure ad eliminare il tipico giallore. Inoltre, questi prodotti possono venirci in aiuto per igienizzare a fondo la protesi, eliminando per esempio l’alitosi. Un problema questo molto comune.
Ma di che prodotti parliamo?
Tra questi prodotti ricordiamo le pillole effervescenti, per esempio, da sciogliere in acqua; oppure delle specifiche paste da utilizzare direttamente sulla protesi.
Riassumendo
Come abbiamo potuto constatare, lo sbiancamento può avvenire anche in presenza di denti finti, quindi di protesi dentarie: ovviamente non parliamo di uno sbiancamento professionale, che risulta essere oltretutto sconsigliato.
A tal proposito abbiamo cercato innanzitutto di vedere quali sono i diversi tipi di protesi e quindi le loro differenze: esistono infatti protesi fisse e protesi mobili.
Per il loro sbiancamento, si è potuto notare come ci siano procedimenti diversi da prendere in considerazione. Proprio perché diverse tra loro.
Sbiancare protesi rimovibili può sembrare un processo più complesso da attuare, ma in realtà non è così: abbiamo infatti visto che possiamo affidarci a dei prodotti che ci possono aiutare a prevenire l’ingiallimento della protesi, agendo direttamente sulla stessa.
Per lo sbiancamento di quelle fisse si è messo in evidenza come sia necessaria invece una corretta igiene orale, a partire dall’uso di spazzolini e filo interdentale, e il fatto che si possano utilizzare, seppur con cautela, dei metodi domestici.
Ovviamente in presenza di macchie più resistenti va contattato il dentista per poter fare una pulizia completa.
Insomma, sia che abbiamo denti finti, sia che abbiamo una dentatura naturale, le soluzioni per avere un sorriso brillante ci sono!
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